Cipresso

Siamo alla fine degli anni 40 del XX secolo e siamo al lotto 55. Addossata al muro di cinta di quel lotto c’era una rosa con uno stelo molto lungo che, a causa del suo peso, si stava terribilmente piegando su se stesso. Di fronte alla rosa c’è una finestra, siamo in via Carlo Randaccio al numero 10,  dalla quale si affacciava mio padre e da cui vedeva giornalmente lo stelo incurvarsi. Un bel giorno decise, insieme al suo fraterno amichetto Gianni, di… aiutare lo stelo! Trovarono un bastoncino bello dritto e apparentemente resistente con cui sostenere la rosa, lo addossarono al muretto e ci legarono lo stelo. Purtroppo successe l’irreparabile e la rosa dopo un po’ morì; ma quello bastoncino di sostegno è rimasto dove mio padre l’aveva piantato come “tutore”. Quel bastoncino lì lo possiamo vedere tutti passeggiando per via Carlo Randaccio,  quell’informe “sostegno di rosa” è diventato un cipresso alto più di 20 metri.

Questa è la storia emozionante che ci ha raccontato Maurizio, vi invitiamo ad ascoltarla direttamente dalla sua voce: